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Inaugurazione de “Il mio Moroni”

La camminata con Remo

L’inaugurazione della copia dell’opera di Remo è stata la chiusura di una camminata iniziata al muro di Remo si tratta di 1060 pietre scolpite da lui in 10 anni , pietre che sono il dialogo che Remo instaura di volta in volta con la sua profonda umanità e le pietre che nelle sue mani diventano vive, cariche di storia , di racconti, di significati.

l’incontro con i ragazzini della scuola primaria di Albino “F.lli Bulandi” , un momento toccante, i loro abbracci, poesia e canti sono stati un dimostrazione di quanto sono affezionati alla persona di Remo e di quanto possano essere interessati al mondo dell’arte nelle diverse forme espressive. Ne colgono in modo spontaneo il messaggio che da questo mondo arriva a loro.

Partenza dal muro delle pietre di Remo

Remo e la poesia dei ragazzi della scuola primaria di Albino “F.lli Bulandi”

L’abbraccio dei ragazzi della scuola primaria di Albino “F.lli Bulandi”
Non è mancato un momento musicale con Oscar Conti ASCOLTA LA CANZONE “LA VIA DELLE PIETRE”

Il saluto dei ragazzi della scuola primaria di Albino “F.lli Bulandi”

“Il mio Moroni” ,  un titolo nato dall’incontro con Remo Ponti , mi mostrò la sua opera e mi disse :

ecco , questo è il mio Moroni !”

Una scultura alta 13 cm che rappresenta in se un forte e significativo collegamento tra diversi periodi artistici attraverso i quali l’arte o meglio le forme espressive dell’uomo hanno avuto modifiche sostanziali coerenti con i propri tempi.

Remo, su quest’opera, traccia dei segni importanti che non rinnegano il passato , ma ne fanno tesoro ed allo stesso tempo ne traccia uno suo , personale interpretazione dello spirito moroniano.

Va oltre l’immagine alla ricerca dell’essenziale.

L’opera, riprodotta in copia alta 2,5 metri,  sottolinea l’ elevazione della profonda interiorità umana, propria di Remo, verso forze oltre noi, esistenti o non esistenti non ne costituisce un problema, e nello stesso tempo un concreto ritorno alla base espresso dal cuneo capovolto alla sommità della stele.

Nel cuneo, che stilizzato rappresenta un viso, è sottolineata la forza dell’uomo che non dimentica di essere tale e quindi appartenente alla terra.

Un opera che vuole essere un simbolo, un punto di convergenza di storia, tradizione e presente per poi indicare il futuro, costruirlo senza rinnegare ciò che i cittadini di Albino hanno, nei diversi periodi, alla storia artistica e no.

Un’opera che vuole essere uno stimolo per gli artisti Albinesi a non sostare nel proprio io , ma ad aprirsi e coordinarsi per costruire il bello ed il positivo.

Inaugurazione de “Il mio Moroni”
VEDI IL SERVIZIO TV
La svelatura de “Il mio Moroni”
Remo racconta “Il mio Moroni”
Targa posta nei pressi della statua

Federico Bianchi

(Presidente di Arte sul Serio)

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